Essence d’un concept radical du mouvement, ce solo créé en 1997 sur les mots de La Terra di lavoro de Pasolini fut interprété à l’origine par Catherine Diverrès.
Ormai è vicina la Terra di Lavoro..Dentro, nel treno che corre mezzo vuoto…gli stracci bagnati: se fuori è il paradiso, qui dentro è il regno dei morti..miseri e scuri come cani su un boccone rubato…nemica gli si scopre l’anima…è un innocente… culla una creatura che dorme…con parole stanche come il mondo…come una bestia che finge d’esser morta…la sua povertà come una colpa…cieca, sorda… sospira…un giovane è accanto al finestrino,nemico..Guarda fisso la montagna, il cielo..infido mistero di delinquente, di cane abbandonato.L’umidità ravviva i vecchi odori del legno…di chiassetti freschi di strame umano…viene una luce che scopre anime,non corpi, all’occhio che più crudo della luce, ne scopre la fame,la servitù, la solitudine…e nel mondo si mostrano a chi del mondo ha conoscenza, gregge di chi nient’altro che la miseria conosca..odio servile…Una pura ombra che già prendeva nome di speranza..Ma ora per queste anime segnate dal crepuscolo..d’improvviso ogni interna luce, ogni atto di coscienza, sembra cosa di ieri. Nemico è oggi a questa donna che culla la sua creatura, a questi neri contadini che non ne sanno nulla,chi muore perché sia salva in altre madri, in altre creature,la loro libertà. Chi muore perché arda in altri servi, in altri contadini,la loro sete anche se bastarda di giustizia, gli è nemico. Gli è nemico chi straccia la bandiera ormai rossa di assassinî, e gli è nemico chi, fedele, dai bianchi assassini la difende…
Stracci di parole da « La terra di lavoro » di Pier Paolo Pasolini
Pour visionner la vidéo: